Questo verso di Antonio Machado, poeta spagnolo con cui condivide la terra natìa, riassume lo spirito con cui Adriana, madrelingua traduttrice e project manager di STUDIO TRE da ottobre 2020, vive la quotidianità: «Nella vita non esiste una strada prestabilita e fissa, ma siamo noi che la creiamo passo dopo passo come vogliamo».
Per Adriana traduzioni e revisioni sono lo strumento attraverso il quale può imparare e crescere costantemente: «Al termine di una giornata di lavoro è possibile che io abbia avuto modo di immergermi nel mondo della moda tra tessuti, tagli e tecniche di cucito, oppure di capire da un manuale tecnico come funziona una macchina per l’industria alimentare».
Nel suo tempo libero Adriana si rilassa tra i fornelli sperimentando nuove ricette, libera la mente creando oggettistica varia in ceramica e guarda thriller o film/serie tv che narrano fatti storici.
A 16 anni, durante le lezioni di letteratura, ha conosciuto il realismo magico (nella sua forma letteraria e pittorica) e da allora se ne è innamorata. È stato proprio in quegli anni che ha letto per la prima volta Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez, uno dei suoi romanzi preferiti.
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