
«La traduzione la faccio con Google Translate così faccio prima e risparmio».
È un’affermazione che chiunque debba comunicare con clienti e fornitori stranieri nel suo lavoro quotidiano ha pensato almeno una volta nella vita, una frase che riassume un’esigenza comune a tutte le aziende: tradurre grandi volumi di testi risparmiando tempo e denaro rispettando il tono di voce e l’identità del brand in un mondo sovraccarico di contenuti e in cui il time market deve essere sempre più tempestivo.
La tecnologia applicata ai servizi di traduzione, come ad esempio la Machine Translation, può essere uno strumento strategico quando il tempo stringe e il budget è limitato, ma solo se viene combinata con la competenza del traduttore in carne e ossa.
La traduzione automatica, infatti, senza un intervento di post-editing non è in grado di produrre testi di qualità e, se utilizzata nel modo sbagliato, può trasformarsi in un boomerang pericoloso che inciderà inevitabilmente e in modo negativo sulla brand identity e sul fatturato della propria azienda.
In questo articolo andremo alla scoperta delle potenzialità della traduzione automatica, dei suoi limiti e dei possibili campi di applicazione.
Prima di entrare nel merito di cosa può o non può fare la traduzione automatica, partiamo da due definizioni fondamentali.
Perché quando si parla di Machine Translation è importante parlare anche di post-editing? Perché al momento, per quanto la tecnologia abbia fatto numerosi passi avanti, la traduzione automatica ha ancora un grande limite: nessun sistema di MT è in grado di fornire la stessa qualità di un traduttore umano.
La lingua umana, infatti, è per sua natura ambigua: spesso una parola o una frase acquisisce un significato diverso a seconda del contesto e la macchina, anche la più evoluta, non è in grado di distinguere i diversi contesti e soprattutto di conoscere nello specifico le esigenze del cliente: per questo motivo, quando si decide di procedere con la traduzione automatica è fondamentale che l’output della traduzione venga sempre verificato ed elaborato dal post-editor.
Il vantaggio che offre un sistema di traduzione automatica è lapalissiano: risparmio di tempo e abbattimento dei costi grazie a una maggiore velocità di esecuzione.
Non bisogna, però, trascurare i suoi limiti; conoscendoli, è possibile evitare che il testo tradotto sia poco preciso, errato o non localizzato correttamente a livello culturale e fare in modo che la MT sia uno strumento che in specifici contesti può supportare il lavoro del traduttore umano.
Quali sono questi limiti?
La documentazione tecnica ha una grande responsabilità: deve riassumere in modo chiaro tutte le informazioni per il corretto utilizzo e funzionamento di un macchinario. Va da sé che un manuale d’uso e manutenzione tradotto non può contenere errori perché anche una minima inesattezza potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza di chi utilizza quel determinato macchinario.
Quando entriamo nell’ambito della manualistica, oltre all’ambiguità che naturalmente caratterizza la lingua, ci troviamo spesso di fronte a testi caratterizzati da frasi lunghe e complesse, da un mix di linguaggio tecnico e forme colloquiali e dalla presenza di termini che provengono da diverse lingue.
Questo accade perché chi scrive questo tipo di documentazione all’interno dell’azienda non ha una formazione specifica come comunicatore tecnico e non segue degli standard per la redazione dei testi.
È quindi possibile applicare la traduzione automatica e il post-editing alla documentazione tecnica? Sì, è possibile se:
La documentazione brevettuale è caratterizzata da un lessico tecnico, uno stile asciutto e impersonale e numerose ripetizioni; in particolare la domanda di brevetto:
Tutte queste caratteristiche rendono la documentazione brevettuale una buona candidata per un approccio di traduzione che combina l’uso dei CAT Tool (e quindi della competenza del traduttore umano) e della Machine Translation.
Il post editor dovrà, però, porre attenzione alla traduzione di quelle parti di testo più creative che possono esserci quando la documentazione è caratterizzata anche dalla presenza di alcuni neologismi poiché il brevetto riguarda invenzioni particolarmente innovative.
All’interno di un e-commerce ci sono diverse sezioni, ciascuna delle quali ha una funzione e un obiettivo differente all’interno del processo di vendita:
In ognuna di queste sezioni sono presenti call to action e messaggi di sistema che guidano l’utente in ogni fase del customer journey.
Quali di questi contenuti possono essere tradotti integrando la Machine Translation?
L’evoluzione tecnologica è uno dei driver principali che guida il team di STUDIO TRE nel lavoro quotidiano: negli ultimi anni abbiamo testato e sviluppato una metodologia di lavoro che ci ha permesso di integrare la Machine Translation nel processo di traduzione (dove possibile) con l’obiettivo di garantire ai nostri clienti traduzioni di qualità anche in progetti con tempistiche molto strette e/o budget limitatissimi.
È fondamentale ricordare che non esiste una soluzione unica valida per tutti i progetti di traduzione; per ogni settore, documento e combinazione linguistica il consulente linguistico deve prevedere un servizio di post-editing personalizzato; per garantire uniformità terminologica, coerenza stilistica e assoluta riservatezza dei dati è necessario:
Se vuoi approfondire le potenzialità del nostro servizio di post-editing, scrivici: mail@traduzionistudiotre.it
Fonti citate:
* Machine Translation e traduzione brevettuale (D. Lombardini, F. Mana)
* Lingua controllata e traduzione (automatica) nella comunicazione tecnica (M. Wittkowsky)
* DIN EN ISO 18587. Una norma sul processo di post-editing (I. Wallberg)
Asseverazione, traduzione asseverata, traduzione giurata, legalizzazione, apostille…Quante volte avete sentito queste parole e avete pensato «Che confusione!»? Orientarsi non è sempre facile ma con questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza.
Un piano strategico per esportare il proprio brand in un mercato straniero non può prescindere da una corretta strategia linguistica.
I nostri uffici saranno chiusi soltanto dal 15 al 19 agosto. Giulia e Valentina, le nostre project manager, saranno reperibili per urgenze.
Tradurre per LinkedIn richiede sia competenze linguistiche, sia la conoscenza approfondita del linguaggio e delle dinamiche di comunicazione che appartengono a questo social business network.
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