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Interpretariato in lingua dei segni: cosa c’è da sapere

Interpretariato in lingua dei segni: una guida utile

In un mondo in cui l’accessibilità alle informazioni è sempre più centrale, l’interpretariato in lingua dei segni assume un ruolo fondamentale nel promuovere l’inclusione e valorizzare pienamente le persone sorde.

Questa forma di interpretariato rende possibile una comunicazione chiara ed efficace tra chi utilizza la lingua parlata e chi si esprime attraverso la lingua dei segni. L’interprete agisce come un ponte traducendo discorsi e conversazioni in tempo reale, consentendo così uno scambio fluido e significativo.

Le lingue dei segni, sebbene esistessero già in epoche remote, hanno iniziato a essere studiate e riconosciute come sistemi linguistici completi solo nel XX secolo. Negli anni ’50, il linguista William Stokoe fece una scoperta rivoluzionaria: i segni possono essere scomposti in unità fondamentali e combinati per formare nuove parole, esattamente come accade nelle lingue parlate.

Questo riconoscimento ha segnato un punto di svolta, favorendo il pieno sviluppo della lingua dei segni come una vera e propria lingua autonoma e ricca di potenzialità.

Ma in cosa consiste realmente il lavoro dell’interprete in lingua dei segni e perché è così importante?

Tutte le caratteristiche

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non esiste una lingua dei segni universale: al mondo ne esistono circa 300 ufficialmente riconosciute, ciascuna con le proprie caratteristiche e regole. Ogni lingua dei segni riflette la cultura e le peculiarità linguistiche del Paese di appartenenza; per questo esistono specialisti esperti, ad esempio, nella Lingua dei Segni Italiana (LIS), inglese o francese.

Si tratta di un complesso codice visivo che combina gesti delle mani, espressioni facciali, movimenti del busto e labiali. Ogni elemento contribuisce a costruire significati precisi rendendo la lingua dei segni uno strumento completo per trasmettere messaggi e idee.

Tuttavia, diventare interprete in lingua dei segni richiede molto più di una semplice conoscenza tecnica dei gesti: è fondamentale padroneggiare il linguaggio specifico della lingua di interesse e conoscere a fondo la cultura sorda. Il ruolo dell’interprete non si limita alla traduzione simultanea delle parole implica la capacità di trasmettere l’intento comunicativo e le sfumature emotive del messaggio, garantendo così una comunicazione autentica e significativa.

Questa figura svolge un ruolo comunicativo fondamentale ed esercita anche una cruciale funzione sociale.

In Italia, ad esempio, si stima che ci siano oltre 700.000 persone sorde: il lavoro degli interpreti in lingua dei segni è indispensabile per abbattere le barriere della comunicazione e promuovere pari opportunità all’interno della società.

L’interpretariato in lingua dei segni trova applicazione in un’ampia gamma di contesti: riunioni aziendali, meeting, corsi di formazione, conferenze e persino esami scolastici. Questo servizio può essere erogato sia in presenza che da remoto, grazie all’ausilio di supporti video, garantendo un accesso più agevole alla comunicazione ovunque.

Si tratta di un lavoro altamente impegnativo che richiede una costante attenzione e concentrazione. Proprio per questo motivo è essenziale prevedere pause regolari per garantire prestazioni sempre efficaci e di alta qualità.

Le nuove frontiere dell’interpretariato in lingua dei segni

L’interpretariato in lingua dei segni sta vivendo una diffusione sempre maggiore grazie alla crescente consapevolezza dell’importanza dell’inclusione. Un esempio significativo è rappresentato dai concerti e dagli eventi dal vivo: ad esempio, durante il recente tour dei Coldplay, alcuni interpreti hanno permesso alle persone sorde di partecipare attivamente, traducendo in tempo reale i testi delle canzoni e trasmettendo le emozioni della performance.

Questa tendenza non si limita agli eventi culturali ma coinvolge anche enti pubblici e istituzioni. Sempre più spesso ospedali, uffici della pubblica amministrazione e altre strutture sono chiamati a garantire la presenza di interpreti in lingua dei segni qualificati per offrire supporto immediato alle persone sorde.

Parallelamente, la formazione nel settore sta vivendo un’importante espansione. Sono infatti sempre più numerosi i corsi di laurea e le specializzazioni dedicate alla LIS (Lingua dei Segni Italiana) e alla LIST (Lingua dei Segni Italiana Tattile), quest’ultima rivolta alle persone sordocieche. Questi percorsi educativi rispondono a una domanda in costante crescita e contribuiscono a formare figure professionali fondamentali per una società sempre più inclusiva.

L’interpretariato in lingua dei segni non è solo una professione, ma un elemento chiave per abbattere barriere e creare un mondo più inclusivo e accessibile per tutti. Se hai bisogno di un interprete professionale e qualificato, affidati a Studio Tre: il nostro team di specialisti è pronto ad aiutarti.

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